www.puntopace.net
 
Le immagini usate da Gesù per le ultime parabole del regno non devono trarre in inganno. Sono funzionali al suo messaggio. Si parla di tesori e di perle preziose possedute o da accaparrare e di rete gettata in mare che raccoglie ogni genere di pesci. Una delle chiavi per non fraintendere ciò che Gesù vuole comunicare oggi a noi, come un giorno ai suoi ascoltatori, ci è offerta dalla prima lettura. Al re Salomone, che chiedeva come unico tesoro la sapienza del cuore, fu offerta inaspettatamente da Dio ogni ricchezza. In realtà la sapienza, al pari della decisione di seguire Gesù, rappresenta più che un bene tra gli altri, il vero bene, quello supremo cui ogni uomo può mai aspirare. 

17^ Domenica (A) 2005

Un tesoro o un perla di enorme valore,
tale è il Regno di Dio, ma a trovarlo
è solo chi ne va alla ricerca
o dissoda ogni giorno
il campo della sua esistenza.
Se l’avrai incontrato, pur di averlo, saprai
privarti di tutto  per avere di più:
quel tesoro gratuitamente ti è offerto
e tu capirai che nulla vi è di più grande
della stessa gratuità, divenuta
modo di vivere, tanto simile
a come tra noi è vissuto Gesù,
Perla e Tesoro sempre nuovo ed antico,
che attira e discerne
il retto senso del vivere
e dello stesso morire
(GM/24/07/02).

 

 

VANGELO DI MATTEO 13,44-52  <<Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti>>.

1 LIBRO DEI RE (3,5-14) <<In Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte e gli disse: “Chiedimi ciò che io devo concederti”. Salomone disse… Ora, Signore mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che ti sei scelto, popolo così numeroso che non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?”. Al Signore piacque che Salomone avesse domandato la saggezza nel governare. Dio gli disse: “Perché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te né una lunga vita, né la ricchezza, né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento per ascoltare le cause, ecco faccio come tu hai detto. Ecco, ti concedo un cuore saggio e intelligente: come te non ci fu alcuno prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria come nessun re ebbe mai”>>.