17^
Domenica 2003 (anno B) Pane
offerto a Dio Immagine
di Cerezo Barredo (www.servicioskoinonia.org)
2
Libro dei Re (4,42-44) <<Da Baal-Salisa venne un
individuo, che offrì primizie all'uomo di Dio, venti pani
d'orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: «Dallo
da mangiare alla gente». Ma colui che serviva disse: «Come
posso mettere questo davanti a cento persone?». Quegli replicò:
«Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore:
Ne mangeranno e ne avanzerà anche». Lo pose davanti a
quelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del
Signore>>. Vangelo
di Giovanni (6,1-15) <<Dopo questi fatti, Gesù andò
all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e una
grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli
infermi. Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con
i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla
veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il
pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per
metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava
per fare. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non
sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un
pezzo». Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello
di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani
d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».
Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel
luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li
distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei
pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai
discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada
perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i
pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano
mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva
compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che
deve venire nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che stavano per
venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla
montagna, tutto solo. >>. Nella
17^ domenica del ciclo B il pane riveste molteplici
significati: è il segno della necessaria condivisione di
quanto abbiamo con gli altri, perché non ci siano più
affamati e affamatori ed è il segno del donarsi di Gesù, un
darsi sempre più personale, fino a diventare egli stesso
pane. Pane eucaristico, alla fine, che sarà alimento e
silenzio: il profeta venuto nel mondo parlerà con il suo
perdersi per noi. Il suo lasciarsi annientare (la cosiddetta
kenosi) sarà la prova più grande di un Dio che è proprio
l’opposto di ciò che noi abbiamo sempre immaginato.
che invece è offerto a noi uomini,
alle folle affamate
di parole autentiche e di pane
che non perisce…
Anche questo è lo sconvolgimento
che tu operi nella nostra religione:
abbiamo sempre pensato
che tu avessi bisogno dei nostri doni
(i “sacrifici” li abbiamo chiamati)
e invece tu Gesù ci insegni
che se esiste un Dio, è Colui
che sa donare abbondantemente,
e lo fa prima con il pane
e poi con il dono di se stesso,
dono inaudito, indicato appunto
già quel giorno alle folle
nel pane condiviso e sempre ancora da condividere tra noi. (GM/27/07/03)