La natività del Signore ritorna: voglia davvero il Bambino Gesù che non ritorni solo come ricorrenza liturgica. Sia piuttosto l’invito pressante ad attingere a tutte le nostre più segrete risorse, per credere ora come non mai, per credere sempre che solo la tenerezza potrà salvare noi stessi e con noi anche il mondo.

NATALE 2003           

Notte di pace sulla terra
e nel cielo,
notte nella quale
la tenerezza arriva finalmente
a celebrare se stessa.
Tenerezza suprema
tra i suoi protagonisti
più eccelsi: il Verbo di Dio
che da sempre è Colui che si dona
e Maria, della quale più capace di amare
mai altra creatura fiorì dalla terra.
Tenerezza che chiama,
fosse anche questa notte soltanto,
chiunque ha un cuore ad amare.

 

(GM/14/12/03) 
    

Dal vangelo secondo Luca (2,1-14)

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la  terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano  tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della  famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide,  chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora,  mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo  figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per  loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la  guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li  avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete,  ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide  un salvatore, che è il Cristo Signore. QueSto per voi il segno: troverete un bambino avvolto in  fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito  celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini  che egli ama».