Quest’ultima domenica d’avvento è caratterizzata dall’immagine di Maria come nuova arca dell’alleanza e abitazione di Dio. Il suo sì al permesso che Dio stesso le chiede di prendere corpo nel suo corpo trasforma certamente tutta la sua esistenza e tuttavia è in continuità con il suo stile di vita di ogni giorno. Dio lei lo portava con sé tutti i giorni e in ogni momento. Era da tempo e con tutta l’intensità immaginabile già nel suo cuore e nei suoi propositi. E tuttavia, dopo aver riempito interamente la sua anima, ora riempie anche il suo corpo. Gesù è il discendente di Davide e ciò è ancora una connotazione del Messia, ma, a differenza di costui, instaurerà una regalità tutta particolare: una regalità che oltre a non avere mai fine, sarà una regalità condivisa con tutti gli uomini, non più sudditi, ma associati a questa sua dignità messianica.
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4^ Domenica di Avvento (B) 2005
Viene Gesù nel
mondo
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2° libro di Samuele (7,1-5.8-12.14.16) <<Avvenne che, quando il re Davide si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato tregua da tutti i suoi nemici all'intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto una tenda»…Questa parola del Signore fu rivolta a Natan: «Và e riferisci al mio servo Davide: Dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? … Te poi il Signore farà grande, poiché una casa farà a te il Signore. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu giacerai con i tuoi padri, io assicurerò dopo di te la discendenza uscita dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno: Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me e il tuo trono sarà reso stabile per sempre». Parola di Dio!>>. Vangelo di Luca (1,26-38) <<In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei>>.
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