Il cieco Bartimeo rappresenta ogni uomo che esce dalla sua cecità spirituale a due condizioni: assecondare la voce di Colui che lo chiama per nome (balzando in piedi e lasciandosi alle spalle il proprio passato, rappresentato dal mantello), e iniziare il cammino della sequela di Gesù. Una sequela che non è un cammino in solitudine: è percorrere la strada della vita, oltre che con il maestro che ci ha riaperto gli occhi, con quanti hanno iniziato a seguirlo o presto lo seguiranno.. |
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30^
Domenica dell’anno (b) Una folla davvero
singolare |
Geremia (31,8-9)
<<Ecco li riconduco dal paese del settentrione e li raduno
all'estremità della terra; fra di essi sono il cieco e lo zoppo, la donna
incinta e la partoriente; ritorneranno qui in gran folla. Essi erano
partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni; li condurrò a
fiumi d'acqua per una strada dritta in cui non inciamperanno; perché io
sono un padre per Israele, Efraim è il mio primogenito>>. Vangelo di Marco (10,46-52) <<E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada>>.
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