L’ospitalità sembra essere il tema dominante della liturgia di questa domenica.  Un valore che la nostra cultura del Sud per fortuna ancora conserva e che sorprende molti che si trovano a passare da queste parti. Le letture riportate mettono in  luce un’idea radicata già nella Magna Grecia, ma che si ritrova in altre culture orientali e che ha del sublime:  chi accoglie il forestiero accoglie Dio stesso.  Spesso vi è collegata l’idea della ricompensa divina motivata dal fatto che l’accoglienza è stata praticata senza aver riconosciuto Dio e tuttavia nell’averlo servito negli uomini o nei suoi messaggeri… Il Vangelo va ben oltre e ci mostra la superiore accoglienza da parte di Gesù di chi si dispone, anima e corpo, non solo a riceverlo, ma ad ascoltarlo.

16^ Domenica dell’anno (c)

La parte migliore 
che non ci sarà mai tolta
non sono solo le tue parole,
ma sei proprio tu,
che oltre che maestro,
sei nostro vero amico.
Sei Dio venuto a visitarci
affacciandoti all’ingresso
della nostra tenda.
Tu non disprezzi i servigi resi per amore,
ci dici solo che sei venuto
tu stesso per servirci,
per darci in abbondanza
il dono della tua parola,
il dono di te stesso.
Tu che sei la Presenza dell’Altissimo
vieni a sederti per parlarci
nella nostra stessa casa.
 (GM 22/07/01)

Genesi  (18,1-10a) << Il SIGNORE apparve ad Abramo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della sua tenda nell'ora più calda del giorno. Abramo alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano davanti a lui. Come li ebbe visti, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: «Ti prego, mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo! … Egli se ne stette in piedi presso di loro, sotto l'albero, e quelli mangiarono. Poi essi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?» Ed egli rispose: «È là nella tenda». E l'altro: «Tornerò certamente da te fra un anno; allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».>>.

 
Vangelo di Luca  (10, 38-42) <<Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta»>>.