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- Traduzione tedesca (Deutsche
Übersetzung)
>>> >> www.puntopace.net/CPRECEDENTI/Cdeutschevorletzte/Cdeutchfassung.htm 24^ Domenica dell’anno C – 2007 «Era perduto ed è stato ritrovato!». È il ritornello delle parole, che esprimono la tenerezza di Dio, riportate nel meraviglioso capitolo 15° del Vangelo di Luca. Ciò che si perde non si ritrova da solo, ma perché qualcun altro ne va alla ricerca. A chi va per un’altra strada, deragliando dall’amore, l’amore non viene ritirato, ma anzi è moltiplicato da parte di chi non vede l’ora di riavere ciò che ha perduto. Sicché l’accento delle letture di questa domenica non è su ciò che si perde e si ritrova, ma su chi non si stanca di andarne ancora alla ricerca. Per questo ci sorprende e commuove la gioia della donna che, solo dopo molta fatica, ritrova la sua dracma, simile alla gioia del pastore che affronta dirupi e pericoli per riavere la sua pecora e ancor di più la gioia indicibile del padre, che pur rinunciando a inseguire fisicamente il figlio partito, per rispetto della sua libertà, continua ad inseguirlo nei suoi pensieri e in una snervante attesa, fino a corrergli incontro appena ne scorge la figura, quando è ancora lontano.
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PREGHIERA
Lunga è la strada
e vacillano i piedi |
Prima lettera di Paolo a Timoteo (1,12-17) «Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia … mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù. Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori … ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna…» Vangelo di Luca (15,1-32) <<Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano.. egli disse loro questa parabola: "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte". Disse ancora: "Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane … partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Rientrò in se stesso e … quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa…>>.
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