Domenica di PASQUA 2009 www.puntopace.net È domenica di Pasqua, domenica di risurrezione e l’augurio reciproco più bello può essere l’invito di Paolo a cercare «le cose di lassù dove è Cristo, seduto alla destra di Dio». Il termine usato (fronéō) indica il rivolgere la propria mente a qualcosa e anche il conformare il proprio pensiero a quello di qualcuno, “prendendo la sua stessa mente”. Se l’appellativo “cristiani”, con cui ci chiamiamo, ha un senso, è proprio in questa direzione. È la direzione da dare ai propri pensieri, ma soprattutto alla nostra vita. I giorni precedenti ci hanno mostrato quali erano i pensieri di Gesù nell’affrontare la sua ora decisiva: indirizzare il proprio essere al Padre, nonostante il suo apparente abbandono, abbracciare l’amore abbracciando la croce, non lasciare impigliare il proprio cuore nell’odio che lo circondava, ma indicare che si può e talvolta si deve morire per amore. La risurrezione è la sconvolgente vittoria di ciò che umanamente sembrava e ancora può sembrare perdente. Rivolgere se stessi verso Cristo risorto significa saper risorgere, innalzandoci oltre i nostri limiti, perché questi sono stati già forzati da Cristo e con lui ci siamo spostati in avanti e più in alto. BUONA PASQUA!
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Fotocomposizione di un pesco fiorito con le prime foglie e un bambino indonesiano con una corona di fiori in testa, mentre guarda verso l'alto.
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PREGHIERA Come questo
bambino, (GM/12/04/09)
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Colossesi (3,1-4) Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. Dal vangelo secondo Giovanni (20,1-9) Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. |