6^ Domenica di Pasqua 2008 - A www.puntopace.net
La 6^ è l'ultima domenica prima
dell'ascensione. Gesù si va congedando dai suoi e li prepara ad affrontare
la lunga epoca storica segnata dalla sua assenza fisica, un'epoca che dura
fino a oggi e durerà fino al suo ritorno. Egli vuole rassicurare i suoi
discepoli di ogni tempo, e noi tra essi, che, anche se non sarà più
visibile fisicamente, resterà ugualmente in mezzo a noi. Vi resterà nei
modi già indicati dalla catechesi di Emmaus: nella Parola letta e accolta
con fede, nello spezzare il pane dell'eucaristia e il pane di ogni giorno,
nella figura del viandante e nei più bisognosi. Tutto ciò significa non
solo una sua permanenza tra noi nel suo spirito, ma una presenza del suo
Spirito. È questo il senso della promessa di un altro "Consolatore", che
verrà, non per prendere il suo posto, ma per continuare ad essere la sua
Presenza sia nella comunità cristiana sia nel mondo e nelle sue attese. Se
Gesù si è fatto uomo per tutti gli uomini, anche il suo Spirito viene per
ogni uomo, per ogni storia e per tutti i popoli. |
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La foto mostra il cielo appena velato da qualche nuvola che si staglia al di là di alcune bianche infiorescenze di ciliegio. |
Preghiera
Te invochiamo, Spirito Consolatore,
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Vangelo di Giovanni (14,15-21) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». |